domenica 28 ottobre 2012

Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda

Freud diceva che il sogno è incoerente, riunisce senza esitazione le più grosse contraddizioni, ammette cose impossibili, trascura le nostre cognizioni, così importanti durante il giorno.
Ottusa è la mia mente quando mi fa sognare degli occhi scuri che credevo lontani e dimenticati, che enorme mistero siamo per noi stessi. Siamo infiniti e più si scava e più si affonda nel profondo. La mente dice una cosa ma per il cuore non è così. Perchè? perchè non sono cinica, superficiale e stupida? perchè non sono nata inconsapevole e libera. Vorrei che Dio mi avesse pensato meno complicata e leggera in tutto, nei rapporti, nel lavoro e nei pensieri. E invece no, nelle cose sono un piombo, affondo me stessa. Io, le mie domande, le mie paure e insicurezze, i miei dolori e tutto il resto. Posso accettarmi solo se penso che qualcuno mi ha voluto proprio così: troppo pensierosa per ricordarsi la caffettiera sul fornello, troppo fragile per non rimanere ferita, troppo bambina per tenere a freno la lingua, troppo complicata per accontentarsi di risposte generali, troppo idealista per non pretendere da sè stessa, troppo insicura per non avere paura.
E poi torno in camera e li, attaccato all'armadio c'è il biglietto arrivato dall'Italia: "tu sei prezioso ai miei occhi perchè sei degno di stima ed io ti amo."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Quegli occhi neri dovevi centrarli con un pugno ben assestato lo sai... grande manu...