giovedì 25 ottobre 2012

Eilenriede


Su un adesivo qualche anno fa avevo letto una frase che diceva più o meno così "il sole più bello, il verde più acceso se non è condiviso con qualcuno non è così bello". Ero seduta su una panchina, e guardavo il bosco vestito dei colori accesi dell'Autunno:Un ciclista passa silenzioso senza vedermi mentre gioca con la mano a prendere almeno una delle foglie che piovono  dal cielo; piovono foglie anche sulla mia testa, le sento che mi accarezzano i capelli e le lascio fare. Il sentiero è nascosto sotto il giallo e il rosso dei colori che sommergono tutto, anche me e non c'è più un colore diverso in terra che mi indichi la strada di casa; gli scoiattoli saranno in letargo come gli altri animali e c'è silenzio, sento solo lo scrosciare delle foglie mosse dal vento. Mi siedo come in un teatro e inizio a guardare lo spettacolo che in questo metro quadro di mondo va in scena solo per me. Inizio a pregare e a pensare a tutte le persone a cui avrei voluto mostrare quella pioggia d'oro. Non potevo pensare di tenere tutto solo per me, pensare di condividerlo rendeva ciò che vedevo realmente bello. Ho pensato al passo della Genesi in cui Dio dopo aver creato il mondo decide di creare qualcuno con cui condividere tale bellezza, per renderla viva. Questo pomeriggio su quella panchina l'ha condivisa con me, e l'ho ringraziato per avermi messa al mondo e per aver voluto condividere con me la bellezza dell'Autunno.

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