domenica 20 settembre 2009

parlami

Ci sono cose che si possono dire solo ad un foglio di carta che poi butti al primo cestino che incontri.Mio papà consigliava sempre ai suoi pazienti di scrivere,perchè diceva che aiutava a liberarsi,era terapeutico.Due anni fa a quest'ora ero qui seduta davanti a questo schermo,ero l'unica che stava pensando a quel consiglio che lui dava ai suoi pazienti.Se i suoi consigli erano sinceri lui,come malato,avrebbe dovuto scrivere e scrivere e scrivere,delle sue paure,dei suoi desideri,delle sue sofferenze.Mio papà credeva in ciò che diceva ,sopratutto ai suoi pazienti.Io lo sapavo.E quella sera mentre tutti piangevano ero qui a leggere quello che lui aveva affidato ad una tastiera.Mi chiedo perchè dopo due anni io stia ancora soffrendo così,perchè anche io ho ancora bisogno di affidare le mie paure,i miei desideri,le mie sofferenze ad una tastiera ricoperta di lascrime.Non lo so.

sabato 5 settembre 2009

oblio d'obbligo

Ieri per la prima volta passando da quella stanza mi è venuta voglia di buttare all'aria tutto quello che c'era sulla scrivania:i post-it con la sua calligrafia, i suoi libri di medicina e le schede che gli avevo riordinato.Via tutto in un sacco nero.Via questa casa,la sua.Via dal suo giardino.Via quei libri che mi parlano e pure quella foto.BASTA.Niente deve ricordarmi il passato,quella persona che mi ha voluto bene e mi ha donato tutto come nessu'altro.