giovedì 27 marzo 2008

L'amico

Poche persone sanno rasserenarmi come Rolli.E' sbucato un pomeriggio nebbioso del 2005,l'anno duro della malattia di mio papà,e da allora è sempre stato per me un calmante naturale.
Lo ringrazio di tutto.
Che dire,siamo a Marzo.Il giardino si è svegliato e io zappo,metto concime e sposto la legna.
Non me ne sono mai occupata granchè,mai come ora.Molte si stupiscono di questa mia attività maschile,ma curare il giardino mi fa sentire vicono a mio papà.
Era il suo giardino,quello che curava anche con una mano,quello in cui passeggiava osservando le piante con me che gli ballavo intorno.
Le sere d'Estate lo innaffiava appena iniziava la prima frescura,aveva una posa tutta sua con la mano sinistra lungo il fianco e la mano destra indaffarata un pò a tenere il getto rivolto alla pianta e un pò a star dietro al busto che si voltava dietro,a destra ,a sinistra per guardare gli uccelli,per contemplae una pianta o per chiaccherare con me.
Quando ancora poteva andare in bicicletta quelle ore di fresco serale le riempivamo con dei giri in bicicletta.Non c'era un minuto di silenzio quando andavamo in bici,era una di quelle persone che mi ispiravano discorsi anche quando non avevo niente da dire,solo per il gusto di parlargli.
Le strade dei nostri giri erano pressapoco le solite eppure non ci si annoiava.Passavamo la vetrina dellle onoranze funebri e una lapide con sopra scritto "futuro",scattava la battuta;passavamo davanti alla casa della nonna di una mia stranissima amica,scattava la battuta;passavamo davanti ad un casolare;al pranoterapeuta;alla prof.di matematica;una zucca nuova;una strana macchina;UN CINESE!;un signore che lo ferma per chiedere che malattia possa avere il suo cane "guardi non sono proprio un veterinario";una pianta mai vista;uno spettegolezzo inedito del nostro paese, "si ma papi non dirlo a nessuno!!".
La malattia gli aveva tolto questo piacere.Quell'estate non ho toccato la bici.Solo l'estate scorsa armata di buona volontà ho iniziato a fare giri in bici da sola.Le prime volte il confronto non reggeva,poi semplicemente ho smesso di confrontare.Quando mi vedeva arrivare da un giro in bici si faceva raccontare delle nostre strade,di cosa c'era di nuovo.Quest'anno la bici non la tocco.

mercoledì 12 marzo 2008

sole

Oggi è il primo vero giorno di sole dopo l'inverno.Non per me.Per me è ancora pieno inverno anzi,oggi c'è ghiaccio.Forse il ghiaccio si è creato proprio quando ho visto il sole e per andare in università ho percorso quella strada...Poi è come se tutto andasse avanti,le stagioni,gli alberi e io rimanessi ferma immobile,ed è così,il sole me lo ricorda.L'unica cosa è che il giardino si abbellisce di colori e mio papà amava il giardino,per questo vederlo così bello mi fa piacere.
Potrei parlare di tante cose qui,ma lo faccio sempre,parlare di "tante cose",la testa è sempre altrove,è sempre lì.Questo è lo spazio che ha un senso,uno spazio dove chi legge e sta vivendo certe cose possa ritrovarsi,e chi legge e non vive certe cose possa capire almeno in parte cosa provochi una perdita.