mercoledì 10 aprile 2013

Nostalgia

Cara Eri,
Non ci sei più da qualche ora. Chissà dove sei. sei polvere? sei spirito?  E io non so con chi piangere. Come si dice in tedesco "oggi ho perso una delle mie amiche più care" ? non lo so.
Cosa ne sanno loro delle nostre passeggiate a Pontevico, di quel pranzo in montagna dove mi stavo soffocando dal ridere, delle ore in università passate a scrivere sul foglio che io avrei voluto lavorare solo a part time..e tu che te la ridevi. Come si fa?
Quest'estate siamo andate in quella casa, ti ricordi?nel tragitto grandinava e ferme sul ciglio della strada, ridevamo come matte del fatto che una volta che ci muovevamo veniva giù il mondo. Quel pomeriggio abbiamo dormito il dormibile e poi siamo scese in città, abbiamo preso delle riviste di gossip e ci siamo messe li a leggerle insieme. Chissà dove sei. Forse oggi mi piastrerò i capelli sperando che tu sia li con me e che finalmente te la ridi pensando che ora tu non ne hai più bisogno. Nel bagno dell'università ci andavamo insieme e c'è stato un periodo che tu,sotto i jeans, avevi  il pigiama. Quando mi sono laureata mi hai portata alle terme, è stato il giorno in cui scordai le chiavi della macchina a Sirmione e dovemmo fare la strada 4 volte, mentre tua madre mi diceva "laureata laureata ussignur!". Aveva ragione, eravamo entrambe laureate ma insieme sembravamo due ragazzine delle medie. Durante la sua malattia vidi piangere mio padre solo una volta e fu quando gli dissi che ti avevano trovato un tumore maligno al seno.Me lo ricordo, era sul divano e dopo aver parlato con tua madre, chiuse il telefono e per qualche minuto si asciugò solo le lacrime. Ho sempre pensato che lui piangeva perchè sapeva il dolore che avresti dovuto vivere. Vienimi a trovare eri, quando dormo, in sogno; mentre passeggio, in un pensiero; mentre mangio in una battuta che mi soffocchi dal ridere. Vienimi a trovare.

Nessun commento: