domenica 10 agosto 2008

sermig

E' difficile dire cos'è il sermig.Come direbbe la Mila è un "mistopisto",ma è un mistopisto di bene impegnato in tutto ciò che può fare.
Tra l'immensa varietà di contenuti mi porto dietro due cose in particolare:lo stupore di vedere monaci della mia età sorridenti ed entusiasti di una vita che per noi risulterebbe ai limiti del possibile,e poi mi porto dietro l'insegnamento più importante:questa settimana ho imparato a indignarmi davanti alla povertà,ai bambini che non hanno da mangiare,al commercio sessuale.Certo che lo sapevo già ma nessuno ancora era stato capace di farmeli vivere e sentire come situazioni che sono anche colpa mia e del mio modo di vivere."Se cambio io il mondo cambia se vivo semplicemente se non spereco se non consumo che il necessario.....".Il mio desiderio ora e riuscire a riportare qui tutte le persone che contano per me e le voglio rendere partecipi di questa oasi di vita vera.
Non è conosciuto,io l'ho scoperto perchè un giorno me ne parlò mio papà dopo che Anna mi aveva invitata ad andare a sentir parlare un certo Ernesto Olivero.Mio papà mi raccontava che nel 68 il sermig era per i giovani come lui un esempio di speranza in mezzo ad una società che stava frantumando tutti i valori anche quelli più alti.Era per loro la speranza di una chiesa migliore che non si preoccupava tanto di politica o dibattiti ma semplicemente si alzava le maniche e faceva del bene.Ed è vero,è così anche per me.Anche se non sono nel 68 anche io come mio papà sento l'esigenza di appartenere a qualcosa che più che parlare ...testimonia lavorando.

2 commenti:

Rolando ha detto...

Ciao Manu,sono ultra felice che il tempo passato al serming ti sia piaciuto e sopratutto ti abbia arricchito lo spirito.
Spesso restando chiusi nelle nostre province tra i nostri amici e parenti,non ci accorgiamo di quanto sia dura la vita per le persone meno fortunate di noi...credo non ci sia modo migliore di capire i loro problemi se non vedendoli e vivendoli in prima persona!Ci vuole davvero poco per migliorare la propria vita ma sopratutto quella degli altri,ma spesso ci lasciamo frenare dalla pigrizia...

A proposito,riporto quello che hai scritto:

Era per loro la speranza di una chiesa migliore che non si preoccupava tanto di politica o dibattiti ma semplicemente si alzava le maniche e faceva del bene.....l'esigenza di appartenere a qualcosa che più che parlare ...testimonia lavorando.

Ecco,è proprio questo quello che dovrebbe fare la chiesa,non escludo che in parte lo stia fcendo ma non puoi negare che si occupi molto di più di politica e dibattiti....

Ricordi lo scontro che abbiamo avuto tempo fà?be forse io non ero riuscito a spiegarmi come avrei voluto,ma era quello che volevo esprimere criticando la chiesa ed il papa...niente di più..!
un bacio ciao siculina

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo con te... e sono felice di averti conosciuta e di aver conosciuto tutti gli altri!
Alla prossima!
Pietro