martedì 21 luglio 2015

Dolce Venere di Rimmel

Ieri D. vedendomi piangere tra una patatina e un sorso di coca mi ha guardata e mi ha detto: "è quando non si ha più niente che si ha bisogno delle cose superficiali."
Io apparentemente non ho niente. Non ho un lavoro e da Sabato non ho nemmeno più il ragazzo a cui per la prima volta avevo donato la mia fiducia, la mia sicurezza e quell'amore calmo e pulito di chi si sente in grado di essere se stesso, anche nei dubbi e nelle incertezze. Mi parlava di vita insieme, di matrimonio e di figli ma in una settimana ha deciso che non se ne faceva più niente. Non mi soffermerò sul cosa penso e sul cosa sento, sul tradimento, che non è solo sessuale, ma è  il girare le spalle e mollare l'altro con meno riguardo di come si abbandona il cane in autostrada; non vomiterò la mia rabbia, non oggi, perchè oggi sono troppo bella.  M. ha messo in atto ciò che D. aveva detto ieri. Mi ha presa, mi ha limato le unghie, mi ha fatto le maschere facciali, mi ha truccata, messo il suo rossetto e dato in mano il cellulare per fare selfie, selfie a volontà. Un'attenzione, una delicatezza e una sensibilità che non hanno bisogno di parole nè di grazie.
Non è vero che non ho niente.  Io ho gli amici. E se all'amore non credo tanto, all'amicizia ci credo. Credo che salvi la vita, sempre. Credo che arrivi la dove l'amore spesso non arriva o distrugge. Credo che potrei vivere una vita senza un compagno, ma non potrei vivere una vita senza amici.
Ho deciso che non è vero che sono sola, non è vero che sono infelice, non è vero che la vita è brutta anche quando il cuore è spezzato, la solitudine bussa, i progetti in fumo e la fiducia è appassita. Mi guardo le unghie blu e mi viene da ridere. Mi ricordo di quando ho chiamato Joana in mezzo ad una piazza ad Hannover. Mi è venuta a prendere, mi ha asciugato le lacrime e mi ha messo il fondotinta sulle occhiaie... perchè :" è quando non si ha niente che sia ha bisogno del superfluo". Il mondo è pieno di persone belle.

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