lunedì 5 dicembre 2011

ramazzotti

Sto scrivendo la tesi. Arriverà il giorno in cui andrò in copisteria a farla rilegare, la terrò in mano e tra me e me dirò "ce l'ho fatta, sembrava impossibile". In verità la tesi e' per me Il problema minore ma per tutti gli ostacoli più o meno grandi la frase finale è sempre la stessa: "ce l'ho fatta, sembrava impossibile".
Sarebbe più facile se nel momento della difficoltà avessimo già ben chiaro il fatto che comunque ce la faremo e invece il momento della difficoltà è proprio quello in cui non vedi la fine e la fatica manca di speranza. E per fatica non intendo di certo scrivere una tesi.
La fatica è amare le proprie fragilità, trasformarle in risorse e in doni anche in un contesto in cui tutto sembra dirti il contrario. La fatica è riconoscere quello che deve essere cambiato anche se cambiare costa e presuppone addii. Le mie fatiche.
Nella bibbia il popolo d'israele cammina 40 anni per arrivare ad una terra promessa, altri popoli vicini non si sono mai spostati di un centimentro. Dio mi ha fatto errante e inquieta come il suo popolo con il quale aveva un rapporto speciale e nei momenti di fatica manderà la manna anche per me e mi farà ricordare che c'è una"terra promessa". Certe volte mi sarebbe piaciuto essere uno di quei popoli che non si muovono, non combattono, non hanno particolari vizi o virtù stanno li e vivono. Però probabilmente non sono altrettanto affascinanti e ricchi come il popolo d'Isralele che danza ,piange e cammina per 40 anni. Amarsi per come si è..ecco la fatica...la tesi poi la si farà!

1 commento:

don luca ha detto...

vorrei avere scritto io quello che hai scritto tu. grazie.