sabato 3 gennaio 2009

una morte


Nessun uomo è un isola completo in sé stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l'Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell'umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te.

Non conoscevo tutta la poesia,ho sempre sentito solo il primo pezzo e in giorni come questo quelle 5 parole mi davano da pensare..."Nessun uomo è un isola?"
Oggi penso che "OGNI uomo è un isola"Tutti siamo isole separate,ci vediamo l'un l'altro ma ci divide il mare.
Ogni cosa che succede a noi...succede a NOI e a nessun altro.Nessun altro sente e comprende le cose come fossero sue se non lo sono.E' la verità! e non so se sia una condanna o un bene.
La condanna è quell'incomprensione e solitudine dell'uomo davanti alla vita,quel mare che esiste e che ci separa dagli altri.Il bene è che questa è l'unica possibilità per riuscire a vivere.
Certo è che tra gli arcipelaghi dispersi esistono zolle che più delle altre si avvicinano alle nostre coste e ci danno un altra prospettiva del paesaggio.E' per questo che se una zolla se ne va per noi cambia tutto il paesaggio...

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