lunedì 22 settembre 2008

LucI

Stavo per pubblicare un pensiero triste uno dei 1000 che mi frullano per la testa e che scarico sulla tastiera se ne ho il coraggio.Ma mi trattengo dal farlo,forse sto perdendo il coraggio di dire anche quelle poche cose ma oggi voglio dire questa:
Il mio papo mi ha lasciato solo cose belle.Tutto ciò che di bello c'è nella mia vita lo devo a lui;tutto ciò di cui vado fiera lo devo a lui.
La cosa sorprendente è che anche dopo la sua morte la cosa più serena e commovente che ci è capitata la dobbiamo ancora a lui.
Una Sig.ra un giorno mi disse "vedrai quanto ha seminato quest'uomo,noi ancora non ce ne rendiamo conto...".
Il mio papo c'ha lasciato l'affetto immenso dei suoi pazienti.
Molti sono diventati amici di famiglia(i più cari);molti sono divenuti leggende in casa mia;una mi ha insegnato il decupage;molti spediscono via e-mail allegati e notizie;molti telefonano da ogni parte del mondo;molti sono diventati cari amici di mia mamma,miei o dei miei fratelli.
Non penso che loro abbiano idea della profonda stima con cui li guardo e di tutta la forza che attingo da loro ogni giorno,ogni momento.Sono i miei primi insegnanti nella vita.Ecco in mezzo a tutto ciò che mi frulla per la testa è questo che voglio sbattere sulla tastiera.Vorrei poter urlare al mondo che i veri eroi non sono sulle riviste nè sullo schermo ma sono in ospedale che siano medici o pazienti o come nel caso del mio Angelo medici e pazienti.

Nessun commento: