domenica 20 aprile 2008

memory



I grandi dolori sono una sorta di purificazione da tutto il superfluo della vita,quando devi sopravvivere alla mancanza e reinventarti giorno per giorno devi lasciare le piccolezze,le stupide ansie,le questioni superficiali dietro di te e sobbarcarti solo il peso di riuscire a rinascere.

E' come quando sul computer devi fare posto ad un file molto grande e ti metti a cancellare tutto quello che puoi togliere per fare un pò di spazio.Il dolore prende tanto sapzio.
Certe volte prende lo spazio del futuro,della gioia ed esiste solo lui in te.Chi ce l'ha fatta è riuscito a dare spazio a se stesso,ad incasellare il dolore in modo che prenda solo un certo spazio e lasci vita al resto.
Io ancora non ci sono riuscita.
Anzi ,spesso cancello il resto per dare spazio alla mancanza e al passato che non torna,ai ricordi e alla solitudine della sua assenza.
Ma è certo che tra tutti questi sbagli, della vecchia manu ho cestinato le ansie che derivano dai piccoli screzi e discussioni,non c'è posto per loro,non c'è posto per facce col muso o rancori covati,e con un certo stoicismo mi lascio passare addosso tutto.Si,per certe cose sono diventata pietra,intoccabile,altre invece mi scavano dentro e piegano le viscere.Sono capace di uscire dall'aula sentendo parlare di certe cose o di piangere davanti ad una malattia ma non mi turbo minimamente davanti alle cose che nella mia vita di prima costituivano fonte di ansia e di inquietudine e che ora mi sembrano solo questioni sciocche e pesi inutli.Se riuscirò a sopravvivere alla mancanza improvvisa della persona più importante allora sarò corazzata contro il dolore della vita...

2 commenti:

Rolando ha detto...

Il dolore forgia l'anima e anche se sembra un paradosso ti aiuta a vedera la vita in un ottica sconosciuta da chi dalla vita stessa a ricevuto solo gioie....
kiss

Anonimo ha detto...
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