domenica 3 giugno 2012

Geometrie Sacre

Un giorno tra di "noi" ci siamo chiesti a vicenda qual'era il nostro "posto sicuro". C'è chi ha detto un masso enorme dove ha passato le sue estati, chi il letto...io non ricordo, ma se me l'aveste chiesto ora avrei risposto: "qua, questa terrazza". Questo panorama torinese che ho codiviso con le mie persone specieli e che desidero condividere sempre con chi mi è caro, ecco questo panorama prende tutto e davanti a questo tutto mi sento intera, a casa, felice. La Mole si illumina con i colori della repubblica, sotto di me i primi poveri arrivano per chiedere ospitalità nel luogo che mi ha mostrato com'è Dio e come dovrebbero essere gli uomini. Alle mie spalle le luci del Cottolengo si accendono per non spegnersi fino all'alba e a destra, l'oratorio di Don Bosco chiude i cancelli che l'indomani saranno ancora pieni di bambini, non più i piccoli lavoratori sfruttati del 800 ma i poveri ragazzini di strada che rischiano la delinquenza e la droga...Eccolo il triangolo della carità: Sermig, Cottolengo, Salesiani divisi da una strada, sarà per questo che essendoci in mezzo, questa terrazza trabocca di vita.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

che poesia... ti vi bi

Anonimo ha detto...

che poesia...bello! ti vi bi

LAMANU'SART ha detto...

ti ricordi la pietra di ste?

Ildany ha detto...

:)

Ildany ha detto...

:)