sabato 25 ottobre 2008

Africa

Ho un dannato buco nel cuore da cui entra un freddo pazzesco.Vorrei,faccio,tento ma nulla compensa,nulla .Cerco di zittire la solitudine e l’angoscia di non averlo più,ci parlo addosso con mille attività,mille scherzi mille, risate ma appena smetto il silenzio della sua mancanza mi assorda.
Di cose me ne succedono tante ma non so perché QUI finisco sempre per parlare di quello che cerco di zittire nel tram tram quotidiano.Ieri ho iniziato il tirocinio.I miei compagni hanno scelto luoghi pericolosi per sperimentarsi,io invece sono in un centro educativo,ci occupiamo di doposcuola e attività educative per bambini.Sembrerebbe un luogo idilliaco dove sperimentarsi eppure le fragilità emergono ,sia che lavoriamo tra i tossici sia con i bambini.Così è da ieri che ancora una volta la vita mi mette davanti alla sua assoluta crudezza,e forse proprio perché sono bambini, la loro sofferenza mi provoca profondamente.I bambini,la loro sofferenza ti fa veramente rimanere inerme,senza nessun sentimento negativo,senza nessun giudizio perché non ce ne sono, c’è solo l’innocenza e il male.Una bimba piccina che ha perso il padre mi ha messo davanti a me stessa.Mi sono trovata impotente di fronte ai suoi occhioni tristi,lei disegnava sola in un tavolo e l’unica cosa che ho potuto farle è stata una carezza sulla sua piccola testina e su quelle spalle che portano un peso grande. Non si scappa proprio da noi e dai nostri dolori.Ci rincorrono veloci e ovunque.

2 commenti:

Lorenzo ha detto...

il momdo è fatto di buchi

Anonimo ha detto...

...ma C'è chi si dissangua e chi no...